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Facciate continue e ventilate: novità architettoniche

Le qualità di isolanti termici dei profili pultrusi sono molto sfruttate in diversi ambiti produttivi, uno dei settori che grazie ai processi di pultrusione è riuscito a perfezionare alcune soluzioni è quello che si occupa della realizzazione di facciate continue e ventilate, in cui è molto utile la garanzia di perfetta sigillatura tra le parti offerta dai profili pultrusi in vetroresina.
Le facciate hanno un ruolo molto importante nella realizzazione degli edifici:

  • delimitano gli ambienti domestici separando gli interni dagli esterni;
  • influenzano alcune caratteristiche di comfort soprattutto quelle legate alle condizioni termiche e acustiche degli ambienti;
  • definiscono l’aspetto estetico della costruzione.

Nella progettazione e nella realizzazione delle facciate si cerca quindi di valorizzare un edificio e di individuare soluzioni per ottimizzare i consumi energetici.
Tra le soluzioni più innovative adatte a garantire ottimi risultati sia dal punto di vista estetico che da quello dei consumi, ci sono le facciate continue e ventilate realizzate con profili pultrusi in vetroresina che hanno le caratteristiche necessarie a garantire: risparmio energetico, riduzione dei consumi e attenzione all’ambiente.

Facciate continue e ventilate

Le facciate continue rappresentano una grande novità nell’ambito dell’architettura moderna ed è particolarmente utilizzata in quei contesti ambientali che devono trarre i massimi benefici dal sole e dal suo calore naturale. Si tratta di una soluzione dal forte e caratterizzante impatto estetico: alla struttura portante, in vetroresina, viene connessa una superficie continua trasparente realizzata, nella maggior parte dei casi, in vetro.
Le facciate ventilate, invece, costituiscono una tecnica complessa di rivestimento un edificio, in un certo senso, rappresentano quasi una seconda pelle. I materiali con cui viene realizzata questa particolare tipologia di facciata devono avere caratteristiche tecniche ben precise: caratteristiche che i profili pultrusi in vetroresina hanno.

I profili pultrusi sono, infatti, utilizzati per la realizzazione di facciate continue e ventilate perché danno importanti garanzie per quel che riguarda:

  • l’efficienza energetica: grazie alle caratteristiche di isolamento termico permettono di ottenere un ottimo livello di efficienza energetica e, di conseguenza, di abbattere i costi e il consumo di energia;
  • la luce e il calore naturale negli ambienti: soprattutto nel caso di realizzazione di facciate continue in edifici del Nord Europa, i profili pultrusi vengono utilizzati per la realizzazione della struttura su cui vengono montati i vetri e favoriscono la riduzione delle sezioni dei montanti lasciando più spazio per i vetri;
  • la leggerezza del materiale: grazie a questa caratteristica i pultrusi vengono preferiti ai materiali in acciaio nella realizzazione delle strutture di base della facciate continue e ventilate;
  • la durata delle strutture: le opere moderne devono durare, i profili pultrusi in vetroresina garantiscono una grande resistenza agli agenti corrosivi e alle temperature estreme.

Gli usi dei profili pultrusi in vetroresina si arricchiscono costantemente di novità che derivano da uno ‘sfruttamento’ mirato e ponderato delle loro caratteristiche.

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Materiali FRP e settore energetico

I materiali FRP sono utilizzati sia nel settore della produzione di energia che in quello delle infrastrutture necessarie per il trasporto stesso dell’energia. Le canaline portacavi, ad esempio, sono molto apprezzate e, quindi, utilizzate per la realizzazione sia di grandi che di piccole infrastrutture.
I manufatti in vetroresina si caratterizzano per la resistenza meccanica, per essere isolanti termici ed elettrici, per le proprietà anticorrosione che li rendono resistenti sia ad agenti chimici che a correnti dirette: tutti questi aspetti, uniti al fatto che, grazie alla loro leggerezza, possono essere facilmente lavorati e spostati, li rendono molto versatili e adatti a essere usati anche per la realizzazione di impianti per la produzione di energia da fonti rinnovabili.

Pultrusi, eolico e fotovoltaico

Le applicazioni dei manufatti in materiali FRP si arricchiscono grazie alle richieste che arrivano dal mercato energetico che sta abbracciando, in maniera sempre più convinta, il settore delle fonti rinnovabili.
Grigliati e profili sono sempre più utilizzati per la realizzazione, da una parte, di componenti o componenti di rinforzo per impianti eolici, di grandi o piccole dimensioni, dall’altra, di strutture di sostegno degli impianti fotovoltaici.
Le caratteristiche dei materiali FRP assicurano un ciclo di vita più lungo e, per le loro caratteristiche, si integrano alla perfezione con l’approccio green proprio della produzione di energia da fonti rinnovabili.

Perché scegliere manufatti in materiali FRP per il settore energetico

Nel settore dell’energia, in particolare, i manufatti si caratterizzano per le loro proprietà di:

  • isolamento elettrico: sono eccellenti isolanti elettrici;
  • leggerezza: hanno un rapporto molto elevato prestazione/ peso, inoltre la loro leggerezza contribuisce in maniera positiva a tutti gli aspetti logistici;
  • resistenza agli agenti atmosferici: le resine rendono i manufatti resistenti alla pioggia, alle radiazioni UV e a condizioni estreme di temperatura;
  • resistenza al fuoco e alle alte temperature: se in presenza di fuoco o di alte temperature, conservano le loro caratteristiche di resistenza e non emettono fumi tossici e dannosi;
  • resistenza agli agenti chimici e corrosivi: le resine favoriscono la resistenza alle sostanza chimiche particolarmente aggressive;
  • assenza di manutenzione: una volta installati, grazie alle loro caratteristiche, richiedono interventi di manutenzione minimi e, di conseguenza, abbassano notevolmente i costi di gestione legati a questo aspetto.

I manufatti in materiali FRP continueranno ad avere ampio utilizzo e, sicuramente, i loro campi di applicazione aumenteranno grazie alla loro versatilità, alle caratteristiche che li rendono utili e alla continua attività di ricerca finalizzata a testarne nuovi ambiti di utilizzo.

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Gli ambiti d’uso dei profili pultrusi

I profili pultrusi sono, ormai, ampiamente utilizzati in diversi ambiti produttivi. Le loro proprietà li rendono molto versatili e adatti a soddisfare le esigenze di resistenza, affidabilità e isolamento richieste dai settori dei trasporti, dell’edilizia, della lavorazione di sostanze chimiche o del trattamento del petrolio. In ognuno di questi settori i profili pultrusi vengono utilizzati sia per le loro caratteristiche generali che per proprietà particolari che li rendono specifici e unici per ogni determinato settore.

Trasporti: infrastrutture e treni

I profili pultrusi in vetroresina sono molto usati nel settore dei trasporti e della mobilità e, in un certo senso, ne hanno modificato e innovato alcuni aspetti sia per quel che riguarda la realizzazione delle infrastrutture, in particolare per i mancorrenti e le canaline portacavi all’interno delle gallerie, sia per quel che riguarda la costruzione delle parti esterne dei treni.
In entrambi i casi si fa riferimento alle proprietà di resistenza elettrica, alle capacità strutturali e alla leggerezza dei pultrusi, tutte caratteristiche che nel settore dei trasporti hanno un’importanza strategica. Inoltre, sia le vetture che gli elementi infrastrutturali hanno lunga durata, bassi costi di manutenzione e tempi di assemblaggio rapidi.

Edilizia: struttura ed estetica

Nel settore dell’edilizia i profili pultrusi, grazie alle loro proprietà di resistenza e leggerezza, possono essere utilizzati per realizzare le strutture e per caratterizzare l’aspetto estetico di una costruzione.
I profili compositi in vetroresina garantiscono portata e sono molto resistenti a sostanze aggressive. In particolare, se vengono utilizzati in zone marine o in contesti umidi, al contrario dei corrispondenti prodotti in metallo, non arrugginiscono e non subiscono corrosione. Per questa importante caratteristica, non richiedono interventi di manutenzione.
Al settore dell’edilizia è particolarmente rivolta la produzione di palancole in materiale composito perché offrono prestazioni migliori rispetto a quelle realizzate in metallo.

Petrolchimico: durata nel tempo

Il settore petrolchimico sfrutta ampiamente le proprietà dei profili pultrusi, in particolare quelle meccaniche e di resistenza alla corrosione e alle alte temperature.
Si tratta, infatti, di un settore in cui si ha a che fare con agenti molto aggressivi e in cui non è possibile utilizzare materiale metallico che verrebbe facilmente intaccato dalle sostanze chimiche. Per questi motivi i pultrusi, non rilasciando ruggine o altre sostanze nocive, hanno un impatto ambientale molto basso.
Inoltre, i pultrusi in vetroresina non necessitano di manutenzione e questo aspetto, soprattutto se si pensa alle piattaforme petrolifere e ai loro costi di gestione, è fondamentale per la loro gestione.

Serramenti e facciate: risparmio energetico

I materiali compositi hanno proprietà termiche molto importanti e, grazie ad esse, sono adatti per realizzare parti di serramenti e facciate ventilate e continue. In questo modo: garantiscono l’isolamento termico di un edificio o di un’abitazione; contribuiscono ad abbassare i costi energetici; favoriscono il raggiungimento di una classe energetica alta nel processo di certificazione CasaClima.
Questo, in particolare, è il settore in cui le nuove tendenze costruttive, finalizzate, tra le altre cose, a garantire risparmio economico ed energetico, trovano piena espressione.

I profili pultrusi garantiscono prestazioni e durata nel tempo e, grazie a una costante attività di ricerca, i settori produttivi in cui possono essere utilizzati sono in continua crescita.

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Infusione vetroresina: tecnica per il settore nautico

La tecnica di infusione della vetroresina per la realizzazione di compositi in vetroresina rappresenta una pratica recente e in continua evoluzione, viene utilizzata per la realizzazione di manufatti complessi che devono garantire particolari proprietà performanti, isolanti e di resistenza.

Stampaggio e infusione della vetroresina

Essendo un processo recente molti dei metodi di infusione sono soggetti a brevetto, offre comunque molti vantaggi, sia di tipo economico che tecnico, ed è per questo che si sta diffondendo molto soprattutto all’interno dei cantieri navali.
Il processo dell’infusione, a differenza di quello tradizionale in cui la resina viene distribuita con rulli e pennelli, prevede che la venga iniettata in strati di laminato. L’iniezione avviene per depressione, cioè prima che la resina inizi a defluire nello stampo, attraverso l’uso di pompe, si aspira l’aria per fare in modo che la resina occupi in maniera omogenea tutti gli spazi dei laminati e impregni tutte le fibre.
Questo processo è molto più veloce e sicuro rispetto a quello tradizionale. Permette, inoltre, di ottenere manufatti più compatti e con uno spessore ridotto rispetto a quelli che si ottengono attraverso i metodi tradizionali.

Infusione della vetroresina e settore nautico

Uno dei settori di applicazione della tecnica dell’infusione della vetroresina è quello nautico dove i manufatti realizzati con questo materiale, oltre a caratterizzarsi per la leggerezza che migliora la manovrabilità dell’imbarcazione, permettono di ottenere prestazioni meccaniche elevate e finiture superficiali molto accurate.
Inoltre, l’uso di resine e di materiali compositi ha contribuito a modificare la caratteristiche delle imbarcazioni stesse e, di conseguenza, le loro prestazioni.
Gli elementi prodotti sono leggeri, flessibili e resistenti, garantiscono stabilità e contribuiscono a far diminuire, nell’insieme, il peso dell’imbarcazione che, come conseguenza, consumerà quantità di carburante minori rispetto a quelle di una imbarcazione realizzata con metodi tradizionali.

Infusione e ambiente

Il processo di infusione della vetroresina può essere considerato a basso impatto ambientale, buona parte delle operazioni viene infatti svolta senza l’uso delle resine che vengono aggiunte solo nelle fasi conclusive del processo. Inoltre, rispetto alle lavorazioni tradizionali, l’infusione implica una minore emissione di sostanze tossiche.
In ogni caso è necessario che da parte degli operatori vengano prese alcune precauzioni sia per preservare la loro salute, sia per tutelare l’ambiente.
Per quanto riguarda gli operatori devono fare attenzione poiché la resina può essere pericolosa se entra in contatto con la pelle o con altre parti sensibili, come gli occhi, inoltre, la resina, esala sostanze che se inalate possono essere dannose. Per quanto riguarda l’ambiente, sia i residui che i materiali necessari al processo di infusione sono inquinanti e, pertanto, devono essere smaltiti con cura seguendo le procedure stabilite per legge.

La tecnica dell’infusione della vetroresina dimostra come gli ambiti di uso delle resine siano in continuo ampliamento e come prodotti in vetroresina migliorino le prestazioni dei manufatti in diversi ambiti.

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Grigliati in vetroresina e sostenibilità ambientale

I grigliati in vetroresina sono pultrusi che si stanno diffondendo rapidamente in molti settori dove vengono preferiti ai corrispettivi manufatti in acciaio.
Si caratterizzano per la versatilità, la resistenza alla corrosione, le proprietà di isolanti elettrici e termici, la leggerezza e per le caratteristiche strutturali simili a quelle dell’acciaio.

Scegliere la vetroresina

La vetroresina oltre a essere un materiale composito, in cui si uniscono le proprietà di elementi e materiali diversi con quelle del vetro, contribuisce a migliorare l’impatto umano sull’ambiente.
Alcuni studi hanno dimostrato che i prodotti in vetroresina hanno un potenziale verde molto elevato, e i risultati dei test sono di gran lunga migliori rispetto a quelli dell’acciaio o dell’alluminio. Questi risultati valgono, da una parte, se si prende in considerazione il ciclo di vita dei grigliati in vetroresina, dall’altra, se si prendono in considerazione sia i consumi energetici necessari alla produzione che, di conseguenza, le emissioni durante il processo.
Per produrre manufatti in vetroresina è necessario un impiego di energia elettrica inferiore, le emissioni in acqua possono essere considerate nulle mentre quelle in aria sono inferiori se si fa riferimento al ciclo di produzione dell’acciaio o dell’alluminio.

Ciclo di vita della vetroresina

Il ciclo di vita dei manufatti in vetroresina è più lungo rispetto a quello dei manufatti realizzati con materiali tradizionali.
La vetroresina, infatti, è molto resistente all’aggressione da parte di agenti chimici, sopporta le temperature elevate, non arrugginisce a contatto con l’acqua o in contesti umidi (e di conseguenza non rilascia ruggine nell’acqua e nell’ambiente), ha stabilità e resistenza strutturale.
I grigliati in vetroresina non necessitano di manutenzione e non devono essere cambiati periodicamente perché gli elementi o le condizioni esterne non ne mettono a rischio la stabilità, come invece accade con manufatti in alluminio o in acciaio.
Inoltre, gli innovativi processi di lavorazione e produzione permettono di recuperare gli scarti di lavorazione per creare nuovi prodotti dando avvio, in questo modo, a processi di riciclaggio dei materiali.

Pultrusi in vetroresina e progetto CasaClima

Le proprietà termiche dei pultrusi in vetroresina fanno in modo che questi siano elementi molto importanti per il progetto CasaClima, un metodo, cioè, che, da una parte, consente la certificazione energetica degli edifici e, dall’altra, dimostra come edilizia, risparmio energetico ed economico possano convivere e, soprattutto, possano sostenersi favorendo il raggiungimento di obiettivi comuni.
I profili pultrusi, grazie alle loro proprietà di isolamento termico, sono utilizzati come soglie per alzanti scorrevoli o come parti strutturali dei serramenti. Grazie a questi usi sono diventati indispensabili sia per far rientrare edifici e abitazioni in una classe energetica alta nel processo di certificazione CasaClima, che per garantire il risparmio energetico e l’abbattimento di consumi e bollette.

L’uso di grigliati in vetroresina è una scelta green che rispetta l’ambiente. Approfondisci la loro conoscenza per scoprire come possono contribuire al tuo comfort domestico.

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I materiali FRP: pregi e caratteristiche

È noto e ampiamente dimostrato che accoppiando materiali tra loro differenti si ottengono prodotti che hanno caratteristiche migliori e più performanti. Grazie alle loro importanti proprietà, i materiali compositi rinforzati con fibre sono, attualmente, molto utilizzati per potenziare la struttura di edifici esistenti, per costruire infrastrutture, per realizzare serramenti e facciate.

I materiali FRP

Con l’espressione materiali FRP (Fiber Reinforced Polymer), o materiali fibrorinforzati, ci si riferisce a elementi compositi realizzati con fibre che si caratterizzano per l’alta resistenza meccanica o per un elevato modulo elastico.
Quelle più comuni e maggiormente utilizzate sono le:

  • fibre di vetro
  • fibre di carbonio
  • fibre di aramide

tutte sono costituite da filamenti continui e sottili che fanno in modo che siano disponibili in varie forme.
Prima di essere utilizzate le fibre devono essere lavorate e trasformate o in tessuti o in pultrusi. Nel primo caso le fibre vengono trasformate in tessuti utilizzando macchinari molto simili a quelli adoperati per la lavorazione di tessuti tessili; nel secondo caso, cioè per ottenere la trasformazione delle fibre in pultrusi, si procede con la pultrusione, un processo di estrusione che permette che le fibre vengano tirate affinché siano perfettamente allineate per essere combinate con una matrice polimerica.

Le proprietà dei materiali fibrorinforzati

I materiali fibrorinforzati si caratterizzano per proprietà particolari che li rendono perfetti per alcune lavorazioni, in particolare il loro uso è raccomandato in contesti ambientali in cui si richiedono alte prestazioni strutturali e resistenza ad agenti chimici o naturali.
Le fibre FRP fanno in modo che i materiali fibrorinforzati siano:

  • resistenti alle sostanze chimiche o aggressive;
  • caratterizzati da una elevata resistenza meccanica;
  • leggeri e, di conseguenza, pratici da movimentare;
  • stabili e strutturalmente resistenti;
  • ignifughi;
  • ottimi isolanti termici ed elettrici;
  • esenti da interventi di manutenzione;
  • resistenti alla ruggine e alla corrosione.

Settori di applicazione dei materiali FRP

Grazie a queste loro proprietà i prodotti realizzati con materiali FRP hanno ambiti di applicazione vari e diversificati. In particolare sono utilizzati nei settori:

  • elettrico ed energetico, poiché sono ottimi isolanti;
  • delle costruzioni, poiché hanno importanti proprietà strutturali e, essendo resistenti alla ruggine, possono essere utilizzati in presenza di falde acquifere;
  • edile, poiché grazie alle proprietà di isolanti termici possono essere utilizzati nella realizzazione di serramenti e facciate;
  • industriale, poiché sono resistenti alle sostanze chimiche e alle alte temperature;
  • trasporti e mobilità, sia per la realizzazione delle infrastrutture che per la realizzazione delle parti esterne dei treni, poiché hanno bassi costi di manutenzione e garantiscono una lunga durata nel tempo.

I settori di utilizzo dei prodotti fibrorinforzati sono in forte crescita: la ricerca, cui come Saimex collaboriamo attivamente, da una parte, mette a disposizione del mercato nuovi ritrovati e, dall’altra, sperimenta soluzioni innovative e proprietà supplementari. Continua a seguirci per conoscere tutte le novità e i ritrovati di questo settore.

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Saimex s.r.l., azienda con sede a Seregno, in provincia  di Monza e Brianza, fornisce servizi integrativi quali progettazione e consulenza riguardo al processo di pultrusione. Inoltre, siamo costantemente coinvolti in attività di ricerca tecnica e componentistica, al fine di testare la qualità dei profili pultrusi per determinarne l’efficienza in determinati contesti produttivi. Una tale politica di sperimentazione è attuabile attraverso la  collaborazione con università italiane, tra le quali il Politecnico di Milano e lo IUAV di Venezia, e straniere, come il Politecnico di Shangai, sviluppando prodotti innovativi come il profilo a doppia flangia.

In dettaglio, ci avvaliamo di un personale composto da ingegneri civile altamente specializzato, formati per progettare profili pultrusi in vetroresina, definiti in ogni minimo dettaglio, con la finalità primaria di soddisfare l’ampia gamma di esigenze caratterizzanti i progetti dei committenti. Nel contempo, abbiamo messo in pratica un servizio di consulenza, altamente strutturato, tendente a definire e individuare la tipologia di profili pultrosi maggiormente adatti al settore lavorativo in cui si voglia intervenire, e in base anche alle caratteristiche di tenuta o di isolamento termico o elettrico che devono esibire. La  professionalità propria dell’azienda brianzola, unita a un’esperienza maturata nel corso di molti anni, ci ha consentito di valutare e soddisfare le richieste provenienti da differenti ambiti produttivi, che spaziano da quello petrolchimico a quello edile, passando per quello dei trasporti e relativo alla realizzazione di serramenti e di facciate ventilate e continue.

Nei nostri centri di ricerca, sono analizzati costantemente i materiali compositi arricchiti con fibra di vetro o di carbonio e il processo di pultrusione, al fine di definirli in base ai benefici che apportano e alle qualità che li caratterizzano. La nostra missione da perseguire continuamente è chiara, ossia, quella di migliorare i contesti produttivi nei quali i costituenti che trattiamo vengono a inserirsi attivamente. Numerosi gli studi e le pubblicazioni effettuati dal nostro staff riguardo alle applicazioni dei profili pultrusi strutturali, con giornate di studio dedicate esclusivamente ad essi.

Attraverso la nostra rete di distribuzione, copriamo tutta l’Italia e l’Europa, in caso di partecipazione a progetti di collaborazione da stringere con Enti stranieri, anche in contesti extraeuropei. La dinamicità del nostro team ci permette di entrare in contatto con realtà geograficamente distanti, in merito ad attività sperimentali che, spesso, si tramutano in vere e proprie applicazioni pratiche. Tra le più riuscite, va citata la collaborazione avviata con l’AnsaldoBreda in merito ai lavori di realizzazione della metropolitana di Los Angeles.

L’innovazione e la sperimentazione apportate da parte di Saimex s.r.l. ai processi di pultrusione e ai profili in vetroresina rappresenta il vero punto di forza nella metodologia produttiva attuata dall’azienda di Seregno, e tendente, nel contempo, ad ampliare la gamma di conoscenze in merito a tale metodologia.

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Saimex s.r.l. è un’azienda con a Seregno, in provincia di Monza e Brianza, attiva nella realizzazione di profili pultrosi strutturali ad alta e media portata e barre in materiali compositi costituiti da rese organiche e rinforzate con fibre vetro o di carbonio. Una tale unione di costituenti consentono di poter esibire qualità superiori che li rendono particolarmente performanti per essere applicati in differenti contesti produttivi, in alternativa ai modelli tradizionali. Il processo di pultrusione che attuiamo permette di ottenere una varietà di profili che vanno a costituire il nostro ampio catalogo di proposte, e di essere adattato a seconda delle esigenze del committente. Tuttavia, l’azienda brianzola è anche attiva nella produzione di altri costituenti da impiegare in differenti applicazioni e contesti produttivi.

Palancole in resina

Il catalogo di soluzioni innovative di Saimex è davvero ampio e comprende anche la realizzazione di palancole in resina, le quali stanno sostituendo in maniera capillare quelle tradizionali. Tali elementi sono molto importanti nelle costruzioni, per le funzioni di sostegno e contenimento che devono garantire.

Ideate e prodotte secondo standard progettuali più innovative, lavorazioni del genere permettono di ottenere ottime peculiarità performative e di tenuta, con l’indubbio vantaggio di essere molto leggere, anche a contatto con l’acqua.  Noi di Saimex siamo pienamente consapevoli dei benefici apportati da tali costituenti, e questo è uno dei motivi per il quale, abbiamo stretto una collaborazione con l’università IUAV di Venezia in merito alla realizzazione di uno studio in cui vengono elencate le qualità funzionali della palancole pultruse in fibra di vetro, tra le quali il minor peso delle palancole in vetroresina, sino a 5 volte in meno rispetto a quelle in acciaio. I vantaggi sono un abbattimento dei costi di trasporti. Inoltre, i materiali compositi in fibra e carbonio presentano delle capacità anti-corrosione anche a contatto con l’acqua.

Tra le applicazioni ideali di tale tipologia di palancole, ci sono quelle edili e le infrastrutture e le nostre palancole fanno anche parte del sistema MOSE di Venezia. Inoltre, abbiamo sviluppato due diversi modelli: Palancola Heavy Duty che può essere infissa anche oltre i 12 mt., e presenta le medesime caratteristiche di quelle in acciaio, e la Palancola Light Duty, la quale può essere infissa sino a 6 mt., e sostituisce quelle in legno e in PVC, creando barriere estetiche.

 Ipe doppia flangia

Siamo attivi nella produzione di un profilo in vetroresina in doppia flangia, che sviluppa in maniera estremamente efficace le caratteristiche proprie di un profilo pultruso strutturale. Presenta una sagoma a doppia t che migliora l’elasticità, rendendolo stabile anche quando sottoposto a torsione, e conseguentemente particolarmente adatto per grandi strutture.

Le applicazioni di tali elementi sono numerose e diversificate e comprendono, oltre  ai settori edili, dei trasporti, anche quello chimico-fisico e dei serramenti e facciate con la proposta di prodotti come il sistema pavimento isoldeck, grigliati, mancorrente e battipiede e pannelli tetto e gonna.

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Quando si parla di processo di pultrusione entrando nel dettaglio tecnico è necessario considerare le resine termoindurenti con le quali vengono impregnate le fibre di rinforzo posizionate nei prestampi.

Una delle più performanti è senza dubbio la resina epossidica. Quali sono le caratteristiche principali di queste resine termoindurenti? Tra le più importanti è possibile ricordare la reazione a freddo. Per capire in maniera specifica il funzionamento della resina epossidica è bene ricordare anche che il formulato è caratterizzato dalla presenza di due componenti. Di preciso si parla di una resina base, conosciuta con il nome tecnico di componente A, e di una resina indurente, conosciuta con il nome tecnico di componente B.

Le suddette resine, miscelate assieme, danno vita a uno strato vetrificato dall’aspetto lucido. Il suddetto può essere gestito scegliendo una colorazione personalizzata, vantaggio non da poco per quanto riguarda la realizzazione di barriere estetiche, che devono adattarsi anche a livello visivo all’ambiente in cui vengono inserite.

Da non trascurare è anche il vantaggio legato all’utilizzo della resina epossidica piuttosto che di quella in poliestere. Perché si preferisce la prima? Per il semplice fatto che sono superiori le caratteristiche fisiche che la distinguono e sono più brevi i tempi di reazione.

L’iniezione delle resine epossidiche che contraddistingue il processo d’impregnazione delle fibre di rinforzo avviene a vasca aperta. Un’altra soluzione possibile è quella del processo a iniezione diretta. Per entrare ulteriormente nel dettaglio, possiamo ricordare che le suddette fibre di rinforzo vengono posizionate nel prestampo, tenendo conto delle indicazioni relative al profilo finale.

Dopo l’impregnazione a vasca aperta, le fibre di rinforzo vengono convogliate con un processo di traino un uno stampo in acciaio.

In tutto questo, per migliorare il risultato finale, interviene un sistema computerizzato che tiene sotto controllo il processo di polimerizzazione in ogni sua singola fase, compreso tutto quello che riguarda la fase di avanzamento del profilo.

 

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I profili pultrusi stanno cambiando progressivamente la vita professionale di progettisti, ingegneri e architetti. Di conseguenza hanno anche un impatto sull’utente finale, sia esso business o consumer. La loro applicazione non riguarda un solo ambito, ma si sta progressivamente estendendo a diversi settori, tra i quali è possibile comprendere anche quello aeronautico. In questi casi è necessario concentrarsi sull’efficienza e sulla lunga durata dei materiali.

Basta pensare a un esempio come le passerelle delle grandi navi per rendersi conto di quanto, quando si seleziona il materiale, sia necessario puntare sul massimo della qualità, tenendo d’occhio anche la leggerezza e la resa estetica.

Con i profili pultrusi in materiale composito è possibile soddisfare queste esigenze a un costo decisamente più contenuto rispetto a quello dell’acciaio. Per quali motivi? Prima di tutto perché si parla di soluzioni più leggere che, nella gran parte dei casi, non necessitano né della doppia né della tripla camera.

Resistenti agli agenti corrosivi – peculiarità di assoluta importanza quando si parla di applicazione dei profili pultrusi in un ambito come quello aeronautico, dove la corrosione è un rischio molto alto – i profili pultrusi necessitano di una manutenzione decisamente più ridotta rispetto a uno dei materiali che, erroneamente, viene accostato alle loro performance.

Di cosa stiamo parlando? Dell’acciaio. Questo metallo ha ormai fatto il suo tempo per quanto riguarda dettagli come le soglie dei serramenti, ma anche i grigliati delle passerelle navali e delle infrastrutture ferroviarie.

Non potrebbe andare diversamente visto che sono sempre più diffusi i profili pultrusi, cinque volte più leggeri, personalizzabili per quanto riguarda la colorazione e associabili a matrici diverse. In questo caso è possibile chiamare in causa soluzioni come le resine poliestere, le resine epossidiche e le resine vinilestere.

Da ricordare oltre a questi aspetti è il fatto che, nel settore aeronautico e spaziale, si tende a prediligere le fibre di carbonio e il kevlar.

 

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